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Flavio Claudio Giuliano fu un personaggio straordinario la cui figura è stata oggetto per secoli di una inaudita damnatio memoriae. Considerato a torto dai Cristiani un persecutore e bollato con l'epiteto di "apostata", egli tentò in realtà, agendo sempre secondo giustizia, di risollevare le sorti di un Impero ormai in declino con coraggiose riforme e di ripristinare l'antico spirito di tolleranza e di civile convivenza religiosa che fino al tempo di Costantino aveva caratterizzato la civiltà romana. I Cristiani, una volta preso il potere, da perseguitati si erano trasformati in persecutori, dedicandosi ad una spietata azione repressiva nei confronti di tutte le religioni dei gentili, trasformando in pochi decenni quello che era un Impero fondato sulla piena tolleranza in una teocrazia nelle mani di un manipolo di Vescovi fanatici e corrotti. Giuliano, iniziato ai Misteri Eleusini e convinto seguace della Filosofia neoplatonica, tentò di porre fine a tutto questo, riaprendo i Templi e ripristinando la libertà religiosa. Se la vita di questo Imperatore illuminato non fosse stata spezzata a soli trentadue anni, egli avrebbe probabilmente cambiato il corso della Storia.